Nicole Hinder (UNICEF Svizzera e Liechtenstein) ha condotto l’introduzione e la seconda parte dell’incontro. Ha presentato lo studio «Preventing FGM/C», che analizza l'efficacia delle misure adottate in vari paesi. Tra le più efficaci figurano le prese di posizione pubbliche, un sistema giuridico solido e l’educazione sanitaria sui rischi delle mutilazioni genitali femminili. Successivamente, ha fatto il bilancio di 24 anni di lavoro di prevenzione: la «Tavola rotonda» guidata da UNICEF ha portato all’introduzione dell’articolo 124 del Codice penale, che punisce le mutilazioni genitali femminili. Dal 2016, la Tavola rotonda e l’incontro della Rete sono uniti. Nel 2025 questa collaborazione di successo si è svolta per l’ultima volta, poiché UNICEF si ritira da questo tema in Svizzera.

Monica Somacal, responsabile del servizio di consulenza contro le MGF/E della Svizzera nord-occidentale, ha condiviso esperienze dalla pratica. Si sono rivelati particolarmente efficaci il lavoro con moltiplicatrici e moltiplicatori e le attività comunitarie nei centri familiari, nelle moschee o nei centri d’asilo. Altri ambiti centrali sono la formazione delle e dei professionisti e le consulenze, ad esempio durante esami medici o colloqui sul corpo e sulla sessualità.

Nasteha Salah, collaboratrice scientifica presso l’Università di Ginevra, ha presentato il suo lavoro di prevenzione nella Svizzera romanda. I suoi atelier trasmettono conoscenze sul corpo, sulla salute sessuale e sui diritti e affrontano i rischi legati alle MGF/E. Per il 2026 sono previsti un ampliamento ad altre comunità, nuove collaborazioni e il coinvolgimento degli uomini.en und der Einbezug von Männern geplant.