In occasione dell’incontro annuale di rete si riuniscono professioniste e professionisti di tutta la Svizzera e di varie aree di lavoro. Quest’anno l’attenzione è stata posta sul tema delle «FGM/C nel contesto di fuga e asilo». L’incontro è stato organizzato da UNICEF Svizzera e dalla Rete svizzera contro le mutilazioni genitali femminili.

Le relazioni sono state tenute da due rappresentanti della Segreteria di Stato della migrazione SEM, nello specifico della sezione Procedura d’asilo e prassi. Hanno tra l’altro menzionato il punto interessante che prima di respingere una domanda di asilo, bisognerebbe verificare attentamente (o meglio) in che modo le persone coinvolte possano trovare una protezione garantita nel Paese di origine. In molti Paesi le FGM/C sono vietate dalla legge, tuttavia il divieto non offre una protezione effettiva per le bambine a rischio, perché in molti posti la legge non viene rispettata.

La seconda relazione sul tema assistenza sanitaria nei centri federali d’asilo (CFA) della regione di Berna è stata tenuta da due persone paramediche di Medic Help/ORS. Nell’ambito delle domande standard sullo stato di salute, difficilmente una persona dice di essere vittima di FGM/C. Questo «tacere» potrebbe essere dovuto a diversi motivi su cui le professioniste e i professionisti finora possono soltanto avanzare delle ipotesi.

Si è discusso in gruppi e alla fine in aula è stato sottolineato quanto sia importante che le professioniste e i professionisti in ambito di fuga e asilo conoscano l’eventualità che donne e bambine possano essere vittime di FGM/C. Un altro aspetto considerato importante è il collegamento e l’interazione dei centri federali d’asilo con i servizi specializzati. Si è inoltre constatata la necessità di sensibilizzare maggiormente le specialiste e gli specialisti nei centri d’asilo.

Quanto detto sopra sono solo alcuni tra risultati e richieste portate dagli organi promotori della Rete svizzera contro le mutilazioni genitali femminili nel gruppo di accompagnamento, che a sua volta farà da tramite per l’incontro dei servizi federali e cantonali. L’obiettivo è sensibilizzare anche a questi livelli sulla situazione e sull’attuale bisogno di intervenire in materia di FGM/C nel contesto di fuga e asilo.